Rihanna e Anthony Mandler hanno collaborato a 17 video insieme, da “Unfaithful” a “Diamonds”. Mandler, intervistato da Vanity Fair, ha risposto a delle domande su RiRi:

Hai lavorato con Rihanna a 17 video, come pensi sia cresciuta da “Unfaithful”?

Per la prima volta abbiamo lavorato ad “Unfaithful” ed era un’artista completa ancora da evolvere. Era piena di forza ed emozione, aveva una sorta di lato oscuro. Veniva da Barbados, non sapevo cosa fare con lei. Era più R&B? Pop? Reggae? Con “Unfaithful” ha trovato la sua voce. Canzoni come “Pon de Replay”, invece, la rendevano una Sean Paul al femminile… La verità è che tutti coloro che lavorarono con lei a quei tempi capirono che dentro di lei c’era un fuoco incredibile, una certa saggezza. E’ cresciuta in fretta: doveva avere abbastanza hits per la casa discografica e prendere decisioni importanti. Se conosceste tutto il suo percorso passo per passo direste “Non potrebbe mai accadere davvero!” e infatti è così, lei è unica nella sua generazione. E’ la più grande star del mondo.  

Rihanna ha appena ottenuta la sua 13esima canzone alla #1 ed ha solo 25 anni.

Non c’è altro che possa fare. Ci sono stati diversi incidenti nella sua vita che tutti noi conosciamo ed altri di cui siamo all’oscuro, che le hanno dato la forza di diventare il personaggio che è ora. Tutti hanno un personaggio, che sia Robyn che fa Rihanna, o Shawn Carter che fa Jay Z, o Marshall Mathers che fa Eminem. E in quel personaggio, c’è una sorta di zona sicura. Puoi chiederglielo [e lei ti dirà] “Robyn non lo farebbe, ma Rihanna si.” E’ una mentalità davvero interessante. Se andaste sotto la loro pelle per conoscerli ad un livello più profondo, cosa che accade lavorandoci insieme, potreste vederli anche in modi diversi.

Hai un video che preferisci di Rihanna?

Amo “Russian Roulette”, c’è qualcosa di incredibile in “Russian Roulette”. E’ stata molto coraggiosa. E’ stato un periodo davvero buio ed ha dimostrato grande forza. “Disturbia”, invece, è stato di grande importanza perchè per la prima volta ha lasciato che il mondo vedesse quello che aveva dentro. “Disturbia” è stato il 5° o 6° singolo estratto dall’album, mossa rischiosa per il mercato musicale, ma Rihanna ha detto “Faremo tutto quello che voglio. Non potete dirmi niente.” e io ho detto “Certo, nessun problema!”. Quando ho visto il video montato ho capito che era qualcosa di speciale. Ad un certo punto ha fatto parecchio discutere, la casa discografica non sapeva se metterlo via o lanciarlo sul mercato. Invece, in quel momento, Rihanna è stata la più intelligente.

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