Da RMC.net:

21 NOVEMBRE 2012 AT 12:30

Vi starete chiedendo che fine abbiamo fatto…

Non preocupatevi, siamo a New York dove siamo arrivati con molte ore di ritardo, come prassi di questi giorni..

Ieri a Londra sul Sun abbiamo letto che i ritardi di Rihanna hanno generato multe in tutti gli scali dove il 777 è atterrato e a ieri eravamo a 300.000 dollari di multe comminate dalle autorità al nostro “aereo più pazzo del mondo”. Oggi quella cifra sarà lievitata ancora!

Avremmo voluto pubblicarvi la foto della nostra Patrizia Farchetto dopo 40 ore non stop senza dormire (però non si è fatta mancare nulla…nemmeno Westfield!) ma saremo clementi e allora pubblichiamo la foto di ciò che stiamo vedendo in questo momento e vi aggiorneremo al più presto sul concerto di ieri, giorno numero sette!
21 NOVEMBRE 2012 AT 23:34

Dobbiamo ammetterlo, sono passate molte ore dalla fine del concerto di Rihanna alla Webster Hall di New York City, ma le nostre forze erano talmente allo stremo che abbiamo dovuto prenderci una piccola pausa..

Il 777Tour è finito stanotte, con un concerto molto simile a quello londinese (eccezion fatta per il break che lunedì ha svelato qualche attrito tra Rihanna e la band su “Where Have You Been” ). Il pubblico, dobbiamo ammetterlo, ha vinto 10-0 con quello del The Forum di Londra. Il più bello davvero, come ha detto anche l’artista verso la fine. Si sente che questa è casa sua…

Ma concerto a parte dobbiamo raccontare per dovere di cronaca quello che è stato l’ultimo volo che con le solite 4-5 ore di ritardo (curioso come dopo un certo punto si perda il conto) ci ha portato dall’aeroporto di Stanstead a New York. Come abbiamo già detto non si può non citare il grande personale di bordo che ci ha davvero stupito per gentilezza e anche umorismo.. Grazie alla loro simpatia dopo la prima mezz’ora a bordo, prima del decollo, il tasso alcolico è di nuovo lievitato. Ma questa volta, dopo qualche ora di volo, l’atmosfera non era più molto festosa. Il motivo? Rihanna non si era mai fatta vedere in volo (e noi, ammettiamolo, se non fossimo andati all’aftershow di Parigi non l’avremmo mai vista)… La cosa poteva essere ininfluente per i fan, per noi lo era abbastanza, ma per i giornalisti della carta stampata in cerca di notizie o anche di una solo frase da poter pubblicare, era una condizione fondamentale. Ecco che allora i colleghi americani, messicani e israeliani hanno distribuito un foglio stampato a Londra raffigurante Rihanna e una scritta: Missing, scomparsa. Una protesta non proprio velata, dopo i cori del Berlino-Londra.

Mancano pochi minuti dall’atterraggio e la band si presenta davanti a noi e inizia a intonare brani famosi in versione acustica, dopo che Nuno Bettencourt (ex membro degli Extreme e ora chitarrista di Rihanna) aveva dichiarato che averci a bordo era per loro un privilegio. L’umore si alza, tutti sono alla fine rassegnati e cantano “Crazy In Love” e altri pochi brani con loro.. Stiamo atterrando, l’altoparlante chiede di tornare ai nostri posti e allacciare le cinture di sicurezza… Prima di farlo Nuno vuole dirci ancora qualcosa… “[Rihanna] Vi sente come amici, è solo stanca, capitela, non saremmo qui sempre insieme..”. Vero. Vero?

A dircelo è stata proprio lei. Una volta seduti con le cinture allacciate, Rihanna è uscita dalla poltrona di Business Class, dove, come abbiamo detto qualche giorno fa non era rinchiusa ma accessibile a tutti, e ha parlato. Davanti a un nugolo di inebetiti dalla stanchezza ha parlato. E ci ha detto di non essersi mai fatta vedere in volo perchè stanca, perchè preservare la voce è la cosa più importante.. “Fosse per me avrei passato il volo a bere e brindare con voi, ma come avrei fatto a reggere 7 giorni così?”.

Certo nessuno ha pensato fosse un’impresa facile. Noi ci siamo schierati in mezzo a due fazioni e pensiamo questo: l’avventura del 777Tour non è stata un’avventura negativa. Sicuramente Rihanna avrebbe potuto mostrarsi di più, parlare con noi e con i fan. Ma un’impresa così sarebbe massacrante anche per il rocker più navigato. Il fuso orario non ha certo aiutato (nelle tratte europee Rihanna ha sempre dormito, evidentemente per non perdere il fuso orario americano in vista dell’ultima data di New York). Gli show sono tutti stati complessi, non set acustici ma veri e propri concerti con band, effetti pirotecnici e cantati davvero, con poche parti di supporto (voce registrata nelle doppie melodie). Insomma un lavoro impegnativo.

Quindi non puntiamo il dito come qualche giornalista ha fatto  ma pensiamo che nonostante si fosse potuto organizzare meglio, anzi diremmo molto meglio, il 777Tour sia stata un’impresa unica e pressoché irripetibile. Come abbiamo scritto nel primo post qualche giorno fa nessun artista del calibro di Rihanna aveva mai organizzato qualcosa di simile prima. E di questo le va dato atto. Noi siamo stati davvero felici di aver potuto raccontare com’è andata. Radio Monte Carlo e una giornalista (Paola Maraone) sono stati gli unici due media accreditati per l’Italia e in più noi abbiamo portato a bordo del 777 i nostri ascoltatori. La più fortunata di tutti è stata Patrizia, una ragazza di Bari che al concerto di Berlino ha avuto la fortuna di trovarsi proprio nel corridoio di uscita del palco nel momento in cui Rihanna scendeva per uscire dall’E-Werk a concerto terminato. Una stretta di mano e due parole veloci, un sorriso e un momento che non dimenticherà.

Ora non ci resta che chiudere per l’ultima volta la valigia fare l’ultimo check-out in albergo, l’ultimo check-in in aeroporto e prendere l’ultimo volo Delta (in orario) per tornare a Milano, sperando di incontrare uno degli steward del 777Tour e ricominciare la festa!

Grazie per averci seguito!

Mattia Gaballo

Guarda il video dell’ultimo volo con MSN: QUI.

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