Questo pomeriggio si sono svolte a New York e a Londra alcune “listening session”, dove addetti stampa delle maggiori testate giornalistiche musicali hanno potuto ascoltare in anteprima il nuovo album di Rihanna, Talk That Talk. Ecco la prima recensione elaborata dall’ufficio stampa di VH1, il noto canale televisivo, tradotta per voi dallo staff di RihannaItalia.

Talk That Talk è l’album pop più sporco da Erotica di Madonna.

In realtà, dimenticate il titolo. Talk That Talk è l’album più sporco che abbiamo mai ascoltato. Abbiamo ascoltato le 11 tracce del nuovo album nel quartier generale della DefJam a Times Square e vi possiamo assicurare che tutti avevano le guance rosse dopo aver lasciato l’ufficio.

Ma attenzione, non è il solito album fatto da una persona costretta all’immagine della sexy popstar (anche se in “Birthday Cake”, prodotta da The Dream esclama esplicitamente “I wanna f**k you / Voglio sc****ti”). E’ piuttosto un dialogo, la perfetta continuazione del viaggio artistico iniziato con S&M, contenuta in LOUD, ultimo album di Rihanna. Assieme ad Ester Dean (che ha co-scritto ben 5 canzoni su 11), la cantante barbadiana ha creato difatti un album dove il sesso è la tematica principale.

Parliamo di Cockiness per esempio. La traccia prodotta da Bangladesh, che ricorda una rivisitazione di una produzione vintage dei Neptunes, comincia con Rihanna dire: “Voglio che tu sia il mio schiavo di sesso / Mi piace quando lo mangi”, per continuare poi: “Succhia la mia cazzutaggine, lecca la mia persuasione”. Insomma una canzone che farebbe arrossire persino la “Darling Nikki” di Prince.

In Roc Me Out, prodotta dagli Stargate, Rihanna canta: “Ci stai mettendo troppo tempo a mettermi la testa per terra / E i miei piedi rivolti al cielo / Sono stata una cattiva ragazza”. Durante “Watch And Learn,” prodotta da Hit-Boy, ci insegna come fare sesso praticamente ovunque (sul tavolo, sul pavimento, sul divano) ed esclamando “Ora è il tuo turno / Guarda e impara / Guarda e impara.”.

Detto ciò, l’album è fantastico. Le sonorità sono massiccie e senza dubbio continuerà il dominio di Rihanna nelle classifiche di tutto il mondo. “Where Have You Been,” scritta da Dr. Luke e Ester Dean e prodotta da Calvin Harris, sarà sicuramente la hit da discoteca più grande da “Don’t Stop The Music.” Il ritornello contiene un’inarrestabile ritmo che si farà spazio tra le migliori discoteche del mondo, e i bassi nella canzone sono mostruosi (in senso positivo!)

E non abbiamo ancora parlato di “Talk That Talk”, assieme a Jay-Z. Sicuramente non al livello di Umbrella, ma decisamente un’altra top10 hit per il duo.

E “Drunk On Love”? Oh ragazzi, questa si che vi farà impazzire. E’ costruita sulla canzone “Intro” degli The XX  che da il giusto tocca di indie alla canzone, che grazie alla produzione di Stargate farà letteralmente esplodere il vostro iPod.

Anche se Talk That Talk non è di certo l’album che vorreste fare ascoltare ai vostri figli, è di gran lunga l’album più coeso che Rihanna abbia mai registrato. Non tanto per il concept, ma la tematica delle canzoni e le epiche produzioni di Stargate e Calvin Harris rendono l’album il più soddisfacente di tutta la carriera di Rihanna. Ci sono almeno 5/6 canzoni che potrebbero essere nuove #1 e una volta pubblicato, Talk That Talk, dovrebbe spingere Rihanna fino ad essere spalla a spalla con Beyoncè per essere l’artista femminile più di successo dei giorni nostri (senza menzionare il fatto che Talk That Talk fornisce a Rihanna un posto vicino a Madonna nella “Hall of Fame” delle artiste più sessualmente provocatrici di tutti i tempi).

TALK THAT TALK TRACKLIST (e alcuni nomi dei produttori)
1. “You Da One” (produced by Dr. Luke)
2. “Where Have You Been?” (produced by Calvin Harris, written by Dr. Luke & Ester Dean)
3. “We Found Love” (produced by Calvin Harris)
4. “Talk That Talk (featuring Jay-Z)” (produced by Stargate, written by Ester Dean)
5. “Cockiness” (produced by Bangladesh)
6. “Birthday Cake” (produced by The-Dream)
7. “We All Want Love” (written by Ester Dean)
8. “Drunk On Love” (produced by Stargate, written by Ester Dean)
9. “Roc Me Out” (produced by Stargate, written by Ester Dean)
10. “Watch And Learn” (produced by Hit-Boy, written by Priscilla Renea)
11. “Farewell” (produced by Big Juice, written by Ester Dean)

8 risposte

  1. francamente deluso, mi aspettavo qualcosa di più maturo e tematiche più importanti, non il solito sesso sesso sesso sesso sesso -.-

    1. Sono d’accordo con Navy..sono molto deluso…avevo una speranza che tornasse alla mitica GGGB ERA…ma vista questa recensione…penso che da loud in poi, stia ENORMEMENTE peggiorando…insomma vi ricordate cose tipo: Kisses don’t lie?? If it’s the lovin’ that you want? Take a Bow? Disturbia, Unfaithful? no è?? Penso che la mia speranza ripresa con Raining men, love the way you lie parte 2, sia straziata, soprattutto con Birthday cake… .-.

  2. Vorrei fare una domanda ..NOi siamo italiani e non capiamole parole…Secondo voi è adatto ad una di 11 anni ?(Ragazza)???

  3. Concordo e meno male che la musica dovrebbe trasmettere dei messaggi importanti e in questo album nn ce ne sono…ormai giocano tutte a fare le prostitute compresa la sottoscritta…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *