Rihanna ha mostrato il suo lato più delicato nel video di California King Bed. Un impetuoso e romantico sguardo sulla fine di una relazione è perfettamente inserito all’interno della clip, diretta da Anthony Mandler.
Rihanna e Mandler non sono propriamente estranei per quel che riguarda le collaborazioni, dopo averne fatta almeno una dozzina insieme, passando ad esempio dal divertente video di Only Girl al cupo Russian Roulette. Quando Mtv ha recentemente parlato a Mandler, ha notato che lui e Rih hanno tirato fuori un lato del tutto nuovo per la cantante, sempre in evoluzione.

“Penso ci sia qualcosa di unico su tutto quello che Rihanna sta facendo; in qualunque personaggio lei reciti, a prescindere dalla parte di sé che mostra c’è lei al mille percento” ha spiegato. “Sono tutti colpi di scena e variazioni di sé stessa, e in ciascuno di essi, per la maniera in cui sfrutta l’aspetto visivo e lo stile, lei riesce davvero a dare un vero stravolgimento a ciò che è “Rihanna”. E penso che sia in questa canzone che nel suo tema, lei abbia voluto mostrare un lato più dolce, ovviamente, più delicato, un lato intrappolato in una relazione tumultuosa. Ma non ha lasciato che questo lato tumultuoso dominasse la scena, controbilanciando il tutto con una tensione carica di bellezza caotica.”

Invece di trovare una location scenica in cui girare il tutto, hanno costruito il loro set in modo da avere il controllo su tutti gli elementi del video. Rihanna ha dato a Mandler le “fondamenta” e da lì lui ha messo la sua magia in quel che lui stesso descrive come un video sulla vera e pura bellezza, con una storia sotto.
Avendo girato sia video delicati con Rihanna che alcuni più crudi e duri, Mandler ha riflettuto su quale tipologia preferisce:

“C’è così tanta diversità con lei ed è talmente un “viaggio”, con lei,” ha detto “che è difficile stabilire quale mi piace di più rispetto agli altri. Adoro solo lavorare con lei, qualunque cosa ciò voglia dire… Ci sono sfumature di grigio che diventano brillati che sto costantemente scoprendo”.

Grazie a Iado per la traduzione!

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