Sono forse anni che un giornale italiano non intervista più Rihanna, ma finalmente la promozione del film “Home – A Casa” ha dato un pretesto ad una testata del nostro paese per intervistare Riri. Repubblica ha ottenuto l’intervista esclusiva che vi proponiamo qui sotto, buona lettura!

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Via REPUBBLICA.IT

Rihanna: “Sono una bambina con sogni molto ambiziosi”

È la “bad girl” più famosa del mondo, una ragazza a cui piace fare la trasgressiva e scandalosa. Rihanna, occhi verdi, un corpo da favola, è tra le donne più belle del mondo e, si dice, in questo momento in coppia con Leonardo Di Caprio, una cantante di fama mondiale fino dal 2007, quando conquistò, il pubblico planetario con il singolo Umbrella, prodotto dal magnate dell’hip hop e r’n b Jay- Z.

Originaria delle Barbados, arrivata negli Stati Uniti a 16 anni con il primo contratto discografico in mano, Rihanna si è costruita una carriera a tavolino, forse per dimenticare una vita difficile: origini povere, un padre cocainomane, bullismo a scuola e un divorzio difficile da parte dei suoi genitori che l’ha segnata molto a 14 anni.

Oggi, a 27 anni, Rihanna si mostra forte e sicura di sè. E con un’ambizione di ferro. La stessa che lei ha visto nel personaggio di Tip al quale presta la voce nella versione originale americana del nuovo film di animazione 3D della Dreamworks,Home. “Tip è sveglia, indipendente – spiega la cantante e attrice – Mi ricorda come ero da ragazzina. Per questo ho fatto questo film. Condivido la sua visione del mondo e anche i suoi difetti, il suo atteggiamento, la sua indipendenza  e la sua ambizione”.

Appena uscito in Usa e in arrivo in Italia il 26 marzo, Home racconta di Oh (nella versione Usa ha la voce di Jim Parsons), un alieno adorabile ma disadattato e combina guai, poco amato dai suoi simili, che si ritrova sulla terra dopo essere fuggito dal suo pianeta. Qui intesse una strana amicizia con Tip, una ragazzina avventurosa ed indipendente e da lei capisce che “essere umano” vuole anche dire avere e accettare i propri difetti, come racconta Rihanna in un abito elegante di pizzo bianco che, curiosamente, non è firmato Dior (di cui è da poco diventata testimonial, la prima donna nera nella storia della classica maison francese).
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Rihanna, lei dice di identificarsi molto con il personaggio di Tip. Come era lei a 17 anni quando arrivò in America alle Barbados?
“Ero molto, molto ambiziosa e lo sono ancora. Le mie passioni, l’amore per quello che faccio, sono sempre state irrefrenabili. E man mano che sono passati gli anni le mie ambizioni si sono unite anche a una buona dose di ribellione. C’è anche quella in me, come appunto nel personaggio di Tip. In un certo senso le ho trasmesso tutto quello con cui sono cresciuta nelle Barbados,  il mio accento, il mio atteggiamento”.

Mai perso fiducia in se stessa quando iniziò a lavorare con il suo primo produttore Evan Rogers?
“Io ho sempre creduto nel mio successo, pur essendo all’epoca una possibilità lontana. Guardando indietro era davvero solo un grosso sogno per una ragazzina di una piccola isola. Da piccola ero ossessionata dai video in televisione, dalle riviste, ascoltavo ogni tipo di musica. Volevo cantare, volevo fare musica che fosse sentita in tutto il mondo, ed
ero convinta che ci sarei riuscita, non avevo dubbi.  Anche se non avrei certo pensato di curare la colonna sonora di un film animato e anche prestarvi la voce”.

Ha parlato spesso della solitudine della vita di un artista.
“Mi creda, quando sei in tournèe, e io l’ho fatto per un anno, e sei sempre su quel bus per mesi e mesi che ti porta di città in città, è una vita solitaria. Finisci per avere un legame fortissimo con i tuoi fan perché sono gli unici che sono sempre con te. Sì, io mi sono sentita bloccata su quel bus, com Tip nel suo van in Home e sognavo anch’io un posto da chiamare casa”.

Lei si sente padrona della sua vita anche nel privato?
“Io penso che le donne conoscono la loro forza, ma ogni tanto hanno bisogno di non doverlo sempre dimostrare. La mia è una generazione che è stata ispirata dalla forza delle donne. E penso che questo film sarà un’ispirazione anche per le giovani ragazze. Tip è una forte, anche nel modo in cui si veste, spero ispiri le ragazzine a sentirsi a proprio agio con se stesse”.

E lei da chi fu ispirata?
“Io mi sento benedetta per essere nata in una famiglia come la mia, con mia madre e mia nonna due donne forti. Sento di aver imparato tutto da loro”.

Lei ha una vita pubblica molto glamour.  Cosa fa quando è a casa?
“Guardo la televisione spaparanzata sul mio divano; mi piace guardare sia la brutta tv dei reality, sia quella di film e documentari. La sera tardi guardo solo cartoni animati perché non voglio spaventarmi”.

Lei è la prima donna nera a fare la campagna Dior. Orgogliosa?
“Aver scelto una donna nera è geniale da parte loro. Ciò detto, andare a Parigi è stato incredibile, sono andata a Versailles”.

Una foto pubblicata da Rihanna Italia (@rihannaitalia) in data:


Qual’è il suo uomo ideale?  
“Qualcuno che può tollerare i miei orari ora. Non ho molto tempo per un uomo ora”.

E la storia con Leonardo Di Caprio?
“Meglio tenersi lontani dai blog e dai tabloid, ti fregano ogni volta”.

Come è avvenuto il suo incontro con Eminem per la canzone “Love the way you lie?”
“Eminem mi ha contattata per un duetto, poi è diventato un mio assolo. Me l’ha suonata e le parole erano così profonde e oneste e a volte molto reali per me. Ho sentito che erano la mia storia. Così ho pensato che la canzone facesse vedere due persone che parlano di un soggetto importante come la violenza domestica da due lati opposti e che si capiscono, potendo condividere e portare alla luce le emozioni senza diventare troppo predicatori”.

Si sente più dolce o leonessa?  
“Ho entrambi questi aspetti, come la maggior parte delle donne. Siamo forti e vulnerabili. Io sono fiera e appassionata nel lavoro e in famiglia. Poi vedo un palloncino e divento una ragazzina tenera e dolce”.

I suoi video musicali e la sua immagine hanno subito diverse evoluzioni, dai primi nel 2006 alla sua immagine sexy aggressiva nel 2003, e ora fa video in bianco e nero completamente diversa con Paul McCartney. Come lavora sulla sua immagine?
“Io sento che la mia immagine evolve con me. Crescendo le cose cambiano. Il mio stile è un riflesso del modo in cui mi sento e del posto dove sono. Guardando i miei video credo che questo si capisca. Per quanto riguarda quello con  Paul McCartney volevo che fosse come una fotografia, un’immagine pulita e semplice. Magari c’è chi ci può leggere qualcosa”.

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